*Gli acidi grassi a catena corta o SCFAs (propionato, butirrato, acetato), sono importanti per il corretto funzionamento del sistema immunitario, del metabolismo energetico e per l’integrità della barriera intestinale. *Il lattato per il controllo del pH del lume intestinale. *L’acido solfidrico in quanto una sua eccessiva produzione promuove l’infiammazione e la permeabilità intestinale con conseguente diffusione batterica nel circolo sistemico. *Il Lipopolisaccaride batterico è un’endotossina importante per la giusta stimolazione del sistema immunitario, ma, se prodotta in quantità elevate, può portare a diverse patologie anche autoimmuni.
Valutazione della presenza di gruppi batteri potenzialmente patogeni (Clostridium perfringens, Salmonella, Clostridium difficile ecc.). Anche se presenti in bassissime concentrazioni possono, proliferando in poco tempo, dar luogo a diverse patologie o stati infettivi anche clinicamente rilevanti. Le analisi delle funzioni fisiologiche sono espresse in “indici” calcolati in base all’abbondanza relativa delle specie coinvolte in quella funzione. Per esempio, l’immunomodulazione indica la capacità del microbiota di sostenere correttamente il sistema immunitario in base all’espressione di batteri immunomodulanti. La regolazione delle attività cognitive ed emotive: avviene attraverso l’asse intestino-cervello (gut brain axis): esistono batteri in grado di produrre metaboliti atti a regolare lo stress, ansia, depressione (per esempio la trasformazione del triptofano in serotonina e successivo trasporto attraverso il torrente ematico all’ipotalamo). La capacità di resistenza ai patogeni (detto anche effetto barriera) esprime il grado con cui il microbiota è in grado di reprimere o ostacolare la colonizzazione e la proliferazione di microorganismi dannosi; si può analizzare potenzialità nel favorire lo sviluppo di patologie infiammatorie intestinali, metaboliche, cardiovascolari o disordini legati all’invecchiamento. È necessario conoscere la concentrazione dei ceppi predisponenti, che può essere utile anche in fase di prevenzione del condizionamento della permeabilità intestinale: alcuni batteri attraverso la produzione di specifici metaboliti portano benefici all’epitelio intestinale, altri invece ne minano l’integrità e quindi la corretta funzionalità con conseguenze sistemiche.
Procedura di esecuzione. Viene fornito un kit per un prelievo fecale che può essere conservato fino a 4 settimane a temperatura ambiente, garantendo così la stabilità del campione dal momento della raccolta fino alla spedizione al laboratorio specializzato. Attraverso l’elaborazione bio-informatica e statistica dei dati si ottiene l’identificazione di tutti i batteri presenti per cui si può ottenere un quadro completo di come l’ecosistema microbico può impattare la fisiologia dell’ospite. Il referto è disponibile entro 30 giorni lavorativi. L’esame permette di avere la “carta d’identità” della nostra componente batterica per cui si può analizzare il suo stato di equilibrio e funzionalità. Un consulto di un professionista qualificato nella lettura di tali risultati potrà adottare le giuste strategie correttive basate principalmente sulla sana alimentazione e sull’ integrazione con pro-biotici e/o pre-biotici in base alle singole esigenze. L’esame del microbioma ha il solo scopo di fornire indicazioni sullo stato di salute del microbiota intestinale al medico curante o allo specialista, i quali, conoscendo anche la storia clinica del paziente, andranno ad eseguire la diagnosi vera e propria e a prescrivere il giusto intervento alimentare e/o terapeutico. E’ raccomandato di evitare il “fai da te” apportando modifiche alle proprie abitudini alimentari o al proprio piano di cura farmacologica.