Ernia del disco trattata con Ossigenoozono

Non riesco a dormire dai dolori, girarmi nel letto o alzarmi. Accuso dolori anche da seduto sulla sedia o camminare. Cosa ho ? Qualcuno mi ha parlato di ERNIA del disco. Sarà il mio caso ? Cosa posso fare ? A chi mi posso rivolgere ?

Le ernie lombari, cervicali o dorsali determinano una condizione patologica che si manifesta con  dolore nella parte coinvolta della schiena (zona lombare , cervicale) a causa dell’irritazione o compressione del nervo.

Possono causare dolori più o meno forti e, nei casi più gravi, possono essere invalidanti e costringere il paziente a letto per molto tempo.

E’ possibile determinare la guarigione con infiltrazioni di miscela gassosa di ossigeno e ozono, agendo infatti sui recettori nervosi, rompendo i doppi legami di zolfo presenti nel disco fuoriuscito, che si avvia così ad un naturale e completo disseccamento del nucleo (gel acquoso) e sui gruppi delle lamelle dell’anello fibroso.

L’ernia diventa sempre più piccola e la compressione si riduce progressivamente.

L’ozonoterapia consente di togliere l’infiammazione, decontrarre la muscolatura ed essiccare l’ernia ottenendo buoni risultati anche sulle ernie già operate.

contribuiscono fattori come l’obesità, la vita sedentaria e l’età avanzata.

Una vertebra è formata da un corpo anteriore, due peduncoli, che delimitano uno spazio ovoidale (foro intervertebrale) attraverso il quale transitano le radici che si uniscono nei plessi da cui si distaccano i nervi periferici. Tali strutture delimitano uno spazio che contiene il midollo spinale. Tra due vertebre adiacenti è presente una specie di nocciolo (un disco intervertebrale che permette la motilità nei vari piani e una buona stabilità; è composto da un anello fibroso (costituito da lamelle fibrocartilaginee concentriche e da un nucleo polposo costituito da un gel acquoso.

La motilità è assicurata dall’apparato muscolare, la stabilità dall’apparato legamentoso.

Quando e perché viene a formarsi un’ernia e a cosa si può imputarne la sua causa?

Numerose sono le cause di cui l’ernia o protusione discale, di origine meccanica per il sollevamento pesi in maniera violenta, brutale e/o ripetitiva con disequilibrio del rachide o/e del bacino.

Si può descrivere una :

  • Sindrome da irritazione radicolare con sintomi sensitivi ,
  • Sindrome deficitaria con sintomi sensitivi ( parestesie ) e motori come:

indebolimento dei muscoli innervati dalla radice compressa

scomparsa o attenuazione dei riflessi osteotendinei nel territorio della stessa radice

Sino a giungere alla sindrome da interruzione radicolare (paralisi radicolare)

La durata e l’andamento, in aggravamento , in remissione alternante, sono estremamente variabili.

Numerosi studi comparativi, dopo 6/12 mesi, su interventi chirurgici da una parte ed ossigenoozono terapia paravertebrale, possono dimostrare sostanziale uguaglianza dei risultati clinici. Inoltre, spesso, il risultato dopo un intervento dà

  • una incompleta risoluzione della sintomatologia,
  • la possibilità di recidiva di ernia nella stessa sede o ricomparsa di altra ernia nel territorio sovrastante,
  • la possibilità di instabilità vertebrale.

Dal 1988/89 pratico, in ambiente ambulatoriale, ad una distanza di 2 cm dalla apofisi spinale, ossigenoozono paravertebrale, seguendo i protocolli SIOOT e apparecchiature dedicate, senza la necessità di ambienti dedicati e di amplificazione di brillanza , per la verifica della corretta posizione intradiscale dell’ago, come invece è indispensabile con altra tecnica.

L’indicazione principale è costituita dal conflitto disco radicolare .

Preciso che per la diffusibilità della miscela, non esistono problemi di topografia, di stadio e di sede. I risultati ottenuti nel trattamento di lombo sciatalgie, cervicobracalgie da conflitti disco radicolari su base degenerativa, con 2 applicazioni settimanali, sono al disopra del 90%, con mancanza di effetti collaterali , di intolleranza o altro.

Tecniche da affiancare

Sia nella fase avanzata del trattamento sia durante le fasi di remissione, è utile l’inserimento di

  • Kinesiterapia attiva e passiva con particolari metodiche con frequenze apprppriate a seconda del soggetto.
  • Ionorisonanza ciclotronica endogena.
  • Osteopatia
  • Posturologia propriocettiva
  • Alimentazione

A tale riguardo, onde aiutare l’organismo a ritrovare il suo giusto equilibrio chimico fisico globale con una buona elasticità e formazione di strutture cartilaginee adeguate, consiglio anche programmi appropriati di giusta alimentazione, che si possono verificare tramite esami di intolleranze alimentari.

 

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