Una corretta alimentazione PEDIATRICA

Oggi il termine dieta alimentare ha perso il suo vero significato: l’origine della parola indicherebbe un corretto stile di alimentazione. Anche la tanto usata parola dieta mediterranea si è un po’ diversificata dalle sue origini. In particolar modo noi dobbiamo considerare ciò che nei tempi antichi, prima e dopo la nascita di Cristo, le popolazioni italiche si nutrivano di ciò che forniva loro il terreno: verdure, tuberi, bacche e frutta, Successivamente fu introdotta la carne, con l’avvento della pastorizia. Tralasciando ciò che oggi si pratica come cultura o speculazione commerciale, l’alimentazione è un primo approccio ad uno stato di salute e, a maggior ragione quando parliamo di alimentazione pediatrica. Il primo fattore da non dimenticare è la composizione dell’apparato digerente di un bambino. Seguire le regole dell’allattamento, e dello svezzamento risulta importantissima nello sviluppo corretto di un bambino, nell’usare gli alimenti a secondo del momento e periodo. Non manderemo mai un bimbo in età di “scuola materna” ad imparare un piano di studi universitari, solo per una mancanza di maturazione culturale. Quindi osserviamo e conosciamo l’apparato digerente e la struttura anatomica di un microbiota intestinale infantile. Non daremo mai una pistola vera in mano ad un bambino: se non si seguono le regole alimentari appropriate, danneggeremo la sua salute futura. Ciò che spesso riscontriamo nei bambini, sono le carenze vitaminiche, dei minerali e immunitarie. Continui raffreddori, febbre, asma, allergie e dislipidemie, sono la conseguenza    di uno svezzamento scorretto o non eseguito con i giusti alimenti.  Le diete restrittive, vegetariane, vegane, chetogeniche eseguite dagli adulti non sono appropriate per un bambino: un bimbo obeso o sottopeso, è la dimostrazione di una dieta scorretta. Impariamo, pertanto, a conoscere non solo esteriormente un alimento, ma nel suo contenuto. La epigenetica dimostra che la dieta mediterranea è il miglior approccio per i nostri bambini per poter avere una crescita sana, per allungare la loro aspettativa di vita e per vivere in salute e benessere. I medici hanno il dovere di essere estremamente chiari su questo argomento: ai genitori deve essere trasmessa questa certezza. A coloro che decidono di operare altre scelte, deve essere illustrato e spiegato chiaramente che non stanno garantendo gli interessi dei loro figli. Costringere un bambino a una dieta vegana o altro significa non garantirgli il meglio, ma condannarlo a continue integrazioni, esporlo a irrazionali e inutili rischi di carenze importanti. I pediatri hanno il dovere di tutelare questi bambini, seguendoli con molta attenzione, e dimostrando ai loro genitori non stanno agendo per il benessere futuro dei figli. I medici hanno il dovere di informare sui possibili effetti indesiderati del paracetamolo, sulle intolleranze, ecc. ma, a maggior ragione, hanno il dovere di dire ai genitori vegani gli effetti nocivi documentati dalle diete restrittive. La chiarezza consiste nell’illustrare il fatto che la dieta non deve essere proposta e praticata per lungo tempo anche se è ben supplementata. Se si espone un bambino a una dieta restrittiva, questo significa dare a quel bambino minori opportunità di salute e questo è gravissimo ed eticamente inaccettabile.

NOCIVITA’ Il termine nocività è certamente quello che meglio rappresenta tutto ciò che nuoce gravemente alla salute: alcool, fumo, droga e dipendenza dai dispositivi elettronici sono pericolosi, dannosi e quindi nocivi. I medici non possono avere atteggiamenti tolleranti. Con chiarezza e fermezza va segnalata l’estrema gravità per la salute di tutte queste sostanze e/o comportamenti. Occorre pertanto informare correttamente e prodigarsi per far instaurare, dalle primissime fasi dell’esistenza, corrette abitudini e corretti stili di vita e questo rappresenta il più serio e importante investimento per la salute individuale e collettiva, creando una società di adulti sani. che abbiano condotto stili di vita virtuosi.

                                                Alcune vitamine

VITAMINA A: oltre che in prodotti animali è contenuta sotto forma di beta-carotene in olio di fegato di merluzzo, carote, latte, formaggi, burro, patate dolci, cavolo, spinaci, in tutte le verdure a foglia larga.

VITAMINA B1: cereali, uova, carne di maiale, lievito.

VITAMINA B2: latte, formaggio, uova, carne, lievito.

VITAMINA B3: carne, verdure fresche, legumi.

VITAMINA B5: latte, carne, verdure, patate.

VITAMINA B6: uova, spinaci, farina

ACIDO FOLICO: verdure a foglia larga.

VITAMINA B12: alimenti di origine animale.

VITAMINA C: si trova in frutta e verdura colorata e verdura a foglia larga, cavoli, arance, kiwi, limoni, more, mirtilli, fragole, peperoni.

VITAMINA D: olio di fegato di merluzzo, pesci grassi, uova.

VITAMINA E: frutta a guscio (mandorle e nocciole), germe di cereali, negli alimenti integrali, nel latte, carne, avocado, spinaci e altre verdure a foglia verde, asparagi

VITAMINA K: cavoli, spinaci, pomodoro.

Tags:

SCRIVI QUI I TUOI COMMENTI

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Puoi leggere la nostra privacy policy cliccando sul tasto "approfondisci" Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi