Radicolopatia cervicale,

La radicolopatia è una problematica caratterizzata da una disfunzione di una radice nervosa cervicale causata da diversi meccanismi patogenetici e che può affliggere persone di ogni età, ma con un picco di prevalenza tra i 40 e i 50 anni. Questa disfunzione può essere caratterizzata da deficit della conduzione nervosa (sintomi negativi, mancanza di forza, riflessi, con presenza o meno di dolore a uno o più dermatomeri ( porzione del corpo che racchiude muscoli e tendini ). La radicolopatia e il dolore neuropatico sono patologie che insorgono spesso insieme, ma ci può essere radicolopatia (deficit di conduzione nervosa in assenza di dolore neuropatico e viceversa).

Occorre pertanto studiare e poi proporre una corretta gestione del problema.

Caso clinico di un mio collega SP curato qualche anno fa

Il paziente lamenta insorgenza della sintomatologia 2 settimane prima, nell’atto di prendere in braccio un bambino: avverte dolore cervicale trafittivo e dopo 3 / 4 giorni comparsa di sintomi  localizzati lateralmente al braccio dx. I farmaci hanno un effetto saltuario. In seguito lamenta rigidità cervicale, dolore e difficoltà nel chiudere le dita con presenza di formicolio alle prime dita della mano e deficit di forza nell’atto di prendere e di tenere oggetti pesanti; impossibilità a guidare. Il sintomo diventa costante e, durante la notte, prima di addormentarsi, trova con difficoltà la posizione giusta, pertanto predilige la posizione sul fianco laterale, senza poterla tenere a lungo. E’ indispensabile, pertanto, fare una diagnosi differenziale per poter escludere condizioni cliniche che diano una sintomatologia simile. Il paziente presenta un leggero atteggiamento in lateroflessione cervicale controlaterale e difficoltà nel muovere il colonna cervicale nei vari movimenti, specie in quelli di rotazione, All’esame neurologico si può notare una ridotta sensibilità del tatto, nel territorio di C6 (prime dita della mano e parte anterolaterale di braccio e avambraccio), riflesso osteotendineo bicipitale ipoevocabile e deficit di forza soprattutto ai muscoli bicipite brachiale ed estensore del polso destro. Presenta cioè un quadro di radicolopatia cervicale dovuta all’irritazione della radice di C6 con presenza di dolore neuropatico. Dapprima, secondo la medicina tradizionale, occorre praticare Rx rachide cervicale in 2 proiezioni che rivela una riduzione in altezza degli spazi C5- C6-C7. Comunque, per una diagnosi di certezza, occorre praticare una risonanza magnetica anche per la refrattarietà al trattamento o la progressione dei sintomi. Si può proporre un programma riabilitativo che contempli manovre di apertura e decompressione dei forami intervertebrali e tecniche di scarico per il nervo, anche da eseguire a casa; è importante educare il paziente all’autogestione, all’evitare alcune posizioni nel riposo a letto e nell’eseguire esercizi fisici leggeri. Talora i sintomi non hanno un andamento in miglioramento ma ingravescente, per cui è utile una consulenza di medicina fisica e riabilitazione con eventuale ozonoterapia, ionorisonanza, ecc. specie nel caso di radicolopatia da conflitto disco radicolare: quindi, occorre un’accurata anamnesi e un dettagliato esame fisico. Si considerano come tipici i referti quali la parestesia, la iperestesia, la disestesia,. Dal punto di vista clinico interessa la mobilità del rachide cervicale, l’eventuale ipoevocabilità dei riflessi e la debolezza focale dell’arto superiore. Nella revisione sistemica sono presi in considerazione le radici di C6-C7, che sono le più interessate nelle radicolopatie.

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